Chi ha avuto almeno un cane nella vita, sa bene quanto la compagnia di un fedele amico scodinzolante possa essere preziosa. Perciò, nel momento in cui viene a mancare, oltre all’impatto emotivo si devono affrontare altre questioni relative al decesso. E’ una questione sia morale che pratica: certo per un animale che a tutti gli effetti rappresenta un membro della famiglia, è indispensabile creare un momento di saluto. Inoltre, non stiamo parlando di un organismo vivente complesso, che deve avere una corretta sepoltura e cremazione.
Al pari degli esseri umani, anche la dipartita dei propri animali domestici è caratterizzata da una prassi e una precisa normativa concernente la sepoltura o la cremazione.
Quest’ultima, infatti, è un’opzione che sempre più padroni stanno prendendo in considerazione per offrire al proprio fido l’eterno riposo.
Cremazione del cane: cosa c’è da sapere
Prima di spiegare in cosa consiste la cremazione per gli animali domestici e conoscere funzionamento e costi, è bene ricordare che dopo il decesso del cane si deve contattare il proprio veterinario perché emetta il certificato di morte. Non è una operazione che possa essere fatta in autonomia, serve la certificazione di un esperto. Sarà lui quindi a inviarlo all’ASL, che in seguito notificherà la morte all’anagrafe e ne determinerà la disattivazione del microchip.
Nel caso il decesso sia avvenuto per cause naturali, il padrone non è obbligato a procedere alla cremazione o al trasferimento della salma presso un cimitero autorizzato per animali domestici; può anche agire autonomamente, a patto che sappia come e dove sotterrare l’animale. Diversa è la questione se il cane è morto a causa di una malattia infettiva: in quel caso la sepoltura nel proprio giardino è esclusa, perché potrebbe costituire un grave pericolo per il terreno e le falde acquifere, nel caso virus e batteri si diffondessero a seguito della decomposizione. In tal evenienza, la cremazione o il trasferimento presso un centro specifico sono imposti dalla legge, pena sanzioni salate.
Sia che la cremazione sia una scelta libera, o dettata da cause di forza maggiore, è bene possedere alcune importanti nozioni prima di procedere.
La cremazione del cane si basa sugli stessi principi di quella degli esseri umani: la salma viene portata in una camera di cremazione, dove verrà sottoposta a temperature elevatissime, tra i 760 e i 980 gradi centigradi. A seconda che l’animale sia di piccola, media o grossa taglia, i tempi di cremazione variano.
Costi della cremazione
Il prezzo per la cremazione del cane varia a seconda di una serie di fattori, proprio come accade con le pompe funebri per le persone; dipende da che servizi vengono richiesti. In generale, ogni agenzia funebre ha delle proprie tariffe, legate al tipo di servizio offerto e alle richieste speciali.
La discriminante riguarda la modalità di cremazione, ovvero se singola (verrà cremato solo il vostro cane) o collettiva (verranno cremati più cani contemporaneamente, appartenenti a diversi padroni):
- Collettiva: il prezzo si aggira tra i 50 e i 60 euro, a cui si deve poi aggiungere la spesa per l’urna cineraria, il cui prezzo va dai 160 ai 300 euro; il costo varia a seconda del modello, della grandezza, del materiale e delle eventuali personalizzazioni;
- Singola: se si vuole dire addio al proprio cane in totale intimità, si deve tenere presente che l’attivazione del crematorio ha dei costi, e azionarlo per un solo animale determina un sovraprezzo. In genere, per una cremazione singola si chiedono dai duecento ai trecento euro, a seconda delle dimensioni dell’animale. A questa bisogna sempre aggiungere il prezzo dell’urna scelta.